Aprendo il blog oggi mi sono resa conto che dall'ultima volta che ho scritto è passato più di un mese!!!! Accipicchia...come corre il tempo quando siamo impegnati a fare mille cose :))) Oltre a quelle strettamente necessarie però, almeno io, troppo spesso mi rendo conto di esere legata a delle cose che vivo come "obblighi imprescindibili", cose che se non facessi sarei giudicata male e che quindi, anche se non sono esattamente "faccende gradevoli", continuo a sobbarcarmi togliendo in questa maniera tempo a ciò che potrebbe portare sicuramente maggiore benessere nelle mie giornate...
Detto ciò, quando oggi mi sono imbattuta in questa riflessione (questa che metterò qua sotto ehehehe), ho immediatamente pensato che dovevo condividerla col maggior numero di persone cosicchè anche gli altri riescano a "darsi il permesso di..." :)))
Buona lettura!!!!
"Mi do il permesso di separarmi da persone che mi trattano bruscamente, con violenza, che mi ignorano, mi negano un bacio o un abbraccio ...
Non accetto tanto meno maniere brusche o violenza dai miei genitori o da mio marito o moglie.
Nè dei miei figli, o dal mio capo, o da chiunque.
Le persone brusche o violente da questo momento sono fuori dalla mia vita.
Io sono un essere umano che tratta con considerazione e rispetto per gli altri, pertanto merito considerazione e rispetto.
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Mi do il permesso di non costringermi ad essere "l'anima della festa", colui che mette l'eccitazione nelle situazioni, o la persona che mette il calore umano in casa, che è pronto al dialogo per risolvere i conflitti quando gli altri non hanno nemmeno provato.
Io non sono nato per intrattenere e stimolare gli altri a costo di sfinirmi io: io non sono nato per incoraggiarli a continuare a star eper forza al mio lato.
La mia esistenza, il mio essere è già prezioso.
Se desiderano continuare a stare al mio fianco devono imparare a darmi valore.
La mia presenza è sufficiente: non mi devo esaurire per fare di più.
Mi do il permesso di non tollerare in maniera sproporzionata le richieste eccessive sul lavoro.
Non voglio sopportare le responsabilità di altri che le tendono a ignorare.
Se le esigenze dei miei superiori sono sproporzionate parlerò con loro chiaramente e con calma.
Mi do il permesso di non far piegare la mia schiena con "un sacco" di altri.
Mi do il permesso di lasciare svanire i timori che hanno instillato in me i miei genitori e le persone che educarono.
Il mondo non è solo ostilità, inganno o aggressività: c'è anche tanta bellezza e gioia inesplorata. Decido di lasciare le paure conosciute e mi permetto di esplorare le avventure che mi faranno imparare.
E' bello ciò che ho già conosciuto ma il meglio deve ancora arrivare. Esploro senza ansia.
Mi do il permesso di non sfinirmi cercando di essere una brava persona.
Io non sono perfetto, nessuno è perfetto e la perfezione è opprimente.
Mi permetto di respingere le idee instillate nell'infanzia che miravano a farmi adottare schemi altrui, cercando di costringermi a essere perfetto: un uomo senza soluzione di continuità, impeccabile rigidamente: vale a dire "inumano".
Mi permetto di assumere pienamente il mio diritto di difendermi, di respingere l'ostilità altrui, di non essere tanto "preciso" come vogliono; e prendo il mio diritto di impostare i limiti e le barriere ad alcune persone senza sentimento di colpevolezza.
Io non sono nato per essere vittima di nessuno.
Mi do il permesso di non essere in attesa di lodi, espressioni di tenerezza o valutazione di altri.
Mi permetto di non soffrire in attesa di una telefonata, una parola gentile o un gesto di considerazione.
Sono io che mi apprezzo, mi accetto e non mi aspetto che queste considerazioni vengano dall'esterno. E non voglio aspettare confinato a casa o in una piccola cerchia di persone dalle quali dipendo. Contrariamente a quanto mi è stato insegnato durante l'infanzia, la vita è un'esperienza di abbondanza.
Inizio riconoscendo i miei valori...il resto seguirà.
Mi do il permesso di non cercare di assorbire le informazioni in eccesso. Non vorrei sapere tutto. Io non pretendo di essere sempre presente ovunque durante il giorno.
E mi concedo il permesso di godere delle cose nella vita che il mio corpo e la mia mente possono assimilare con un ritmo rilassato e piacevole.
Decido di approfondire tutto ciò che ho e che già e sono.
Mi do il permesso di essere immune alle lodi o agli elogi sproporzionati: le persone che eccedono con i complimenti finoscono per essere opprimenti. E spesso danno tanto perché vogliono ottenere molto di più in cambio. Preferisco rapporti meno densi.
Mi permetto di vivere con leggerezza, senza accuse o richieste eccessive.
Mi rendo conto che il più importante di tutti i permessi è l'essere autentici.
Non mi impongo di sopportare situazioni o convenzioni sociali che mi stancano, che mi disgustano o che non desidero. Non voglio fare nessuno sforzo per compiacere gli altri.
Se cercano di far pressione su di me per farmi fare quello che il mio corpo e la mia mente non vogliono, con calma e con fermezza ma dirò di no. E' semplice e liberatorio imparare a dire "no" ogni tanto.
Scelgo quello che mi offre salute e vitalità.
Divento più forte e più sereno quando le mie decisioni sono espresse, quando riesco a dire a voce alta quello che voglio o non voglio, sempre senza disprezzare le scelte degli altri.
Io non mi voglio giustificare: se sono felice, lo sono; se sono meno felice, lo sono; se un giorno specifico del calendario è socialmente segnalato come giorno in cui essere obbligati a sentirsi felici, io sarò esattamente come mi sento.
Mi permetto di essere come mi fa star bene con me stesso, non come ordinano le usanze e le persone intorno a me: il "normale" e l' "anormale" nei miei stati emotivi sarò io a stabilirlo.
JOAQUÍN ARGENTE
Pronti per darvi il permesso di sentirvi bene? :)))
Un abbraccio pieno di permessi :*** ML