Immaginiamo di aver intrapreso un viaggio, un cammino in solitario, a piedi attraverso boschi e montagne. Ad un certo punto ci troviamo davanti ad un fiume impetuoso, un fiume profondo che non si può attraversare camminando. Immaginiamo adesso di decidere di costruire una piccola barca con le cose che troviamo lì nei paraggi; per fare ciò impieghiamo alcuni giorni finchè l'imbarcazione non è pronta e finalmente, grazie a lei, riusciamo ad attraversare quel fiume che aveva ostacolato il nostro percorso.
Ora, però, siamo davanti ad una distesa di campi...nemmeno un fiumiciattolo in lontananza, eppure non riusciamo ad abbandonare quella piccola barca che tanto ci è stata d'aiuto prima. "Potrebbe esserci un altro fiume più lontano...in fin dei conti potrebbe sempre far comodo..."
Così avanziamo a fatica, trascinandocela dietro e rischiando anche di distruggerla pur di portarla con noi. Il percorso si fa sempre più difficile, inciampiamo in ogni radice, la barca si incastra ad ogni restringimento...è praticamente impossibile però persistiamo perchè quella barchetta un giorno ci è stata talmente di aiuto che non la possiamo abbandonare!
Questa barca che un giorno ha rappresentato per noi l'unico modo per andare avanti, oggi è il nostro maggior impedimento...
Essere "adulti" significherà sapere che la sapremo ricostruire e ricostruire ogniqualvolta ci servirà, significherà lasciare quello che oggi non ci serve, quello che un giorno ci servì ma che ad oggi non ha senso nel nostro cammino ed avere la certezza che, grazie a quella barca, se incontreremo un nuovo fiume saremo ancora più "saggi" per costruircene una nuova..... (J. Bucay)
Oggi ho voluto condividere con voi questo piccolo pensiero perchè ci sono momenti particolari in cui il desiderio di rinnovamento, di crescita ed evoluzione è più forte che mai ed uno di questi coincide proprio con l'arrivo della Primavera :)
La Primavera è rinascita, è il momento del risveglio...e, per me in particolare, è sempre il momento delle riflessioni ;)
Persa in uno di questi miei momenti riflessivi sono "casualmente" finita ad ascoltare le parole di Bucay che tanto mi hanno fatto pensare...
Il cambiamento è inevitabile, talmente ineluttabile che probabilmente è l'unica costante delle nostre vite...dato per assodato, come possiamo affrontare gli innumerevoli cambiamenti? Probabilmente imparando a vedere ciò che è stato fino ad adesso è stato un insegnamento, una serie di tappe che ci hanno condotto dove siamo ma che, giunti ad una "nuova stazione", anche dolorosamente ma dobbiamo lasciarle andare...
Del resto come potremmo andare incontro al resto della nostra vita a braccia aperte se stiamo tenendo stretto tra i pugni tutto quello che abbiamo collezionato fino ad oggi?
Tutto quello che siamo lo dobbiamo a quello che abbiamo vissuto, tutto quello che ci serve e che è stato è dentro di noi pertanto...liberiamo i "nostri cassetti", lasciamo che le cose fluiscano e facciamo posto a tutto ciò che di bello sta solo aspettando di entrare :)))
Felici cambiamenti a tutti!!!! :*** ML
Come colonna sonora di oggi la riflessione da cui ho tratto il brano iniziale :)